Da Foggia a Benevento - From Foggia to Benevento

Viaggiare da Foggia a Benevento in treno è un'esperienza unica.

I paesaggi si srotolano strada facendo in modo quasi magico:si passa dalle pianure pugliesi scaldate dal sole rovente alle verdi montagne dell'Irpinia a velocità quasi anacronistica.Il pendolino trotterella in mezzo a strette vallate e si infila in anguste gallerie dando l'impressione al viaggiatore di trovarsi su una linea secondaria: transitando tra stazioncine abbandonate si ha quasi l'impressione che l'Eurostar Lecce-Roma si trovi lì quasi per caso.

Eppure ci troviamo nel cuore dell'Italia e l'arteria ferroviaria in questione dovrebbe avere un'importanza strategica fondamentale. Tirreno e adriatico...Turismo e metropoli...

Credo che viaggiare tutti i giorni su questa linea, magari con un treno ordinario non sia un lusso ma concedetemi questo ricordo di un pezzo d'Italia che non avevo mai visto e che verrebbe la pena di visitare con calma. Ho scattato alcune foto dal finestrino; tuttavia non possono trasmettere il fascino di luoghi così particolari.

Un dettagliato reportage sulla ferrovia Caserta-Benevento-Foggia con immagini davvero belle lo potete trovare al seguente link : http://www.lestradeferrate.it/mono17.htm.

Rotaie a Bogliasco

E' incredibile vedere come a pochi chilometri a sud di Genova vi siano paesi tranquilli e pacifici come Bogliasco. Immagino che gli abitanti del posto siano gelosi del loro borgo impregnato di cultura marinara,turisti della domenica in cerca di pace e stranieri che ammirano molto più noi simili luoghi.

Abbiamo spesso il vizio di dare tutto per scontato. dalle colorate case liguri, ai porticcioli, passando per la ferrovia spesso dimenticata,tema principale di questo blog. Fermarsi anche solo poche ore in un simile posto vuol dire a mio avviso riscoprire anche il piacere del tempo, spesso ingoiato dalla civiltà dei consumi

il ferroviere e la fantasia dei bimbi: l'inizio de" Il ferroviere" di Pietro Germi (1955)

Nel celeberrimo film di Pietro Germi, Il ferroviere mi ha colpito la corsa del figlio del macchinista Andrea Marcocci orgoglioso della professione del babbo: vi è infatti nel bambino un istinto unico e trascinante.

Nei primi fotogrammi emerge un'esaltazione della locomotiva elettrica E428 tale da far si che i binari divorati dal treno rapido siano in alcuni momenti ripresi in maniera più veloce rispetto alla realtà: ed è forse questa l'immagine che ha il figlio nei confronti della cabina di guida del treno R48.

La realtà del lavoro del babbo e la fantasia primordiale del bimbo si fondono in un connubio unico tanto che la grande stazione diventa pura quotidianità per il figliolo che si trova in mezzo a centinaia di persone come se fosse a casa sua.

Eugenio Bennato e i treni del sud

Cosa dire dopo aver ascoltato la canzone Grande sud di Eugenio Bennato?
Qui il treno e le stazioni ritornano protagoniste insieme a tutti coloro che per necessità si sono trasferiti e hanno lasciato il proprio paese ma non hanno abbandonato la musica e le tradizioni.
La ferrovia, crocevia di lingue e dialetti riacquista la sua importanza sociale in questo testo con grande forza. Grande Eugenio!

Ricordi ferroviari: link

Spesso le immagini descrivono le sensazioni in maniera diretta.
Vorrei segnalarvi questo link dove passato e presente si mischiano in una carrellata avvolgente


www.raistravel.it/web_albumfotograficogiovanni/ricordi_ferroviari.htm