mercoledì 28 dicembre 2011

Se il regalo di Natale per i treni sono i vandali.

Appare sul web la notizia che un "nuovo" treno Milano-Torino (non ben specificato) è stato vandalizzato.Si parla di sedili in ecopelle tagliati.

Ci risiamo: punto n.1...E' veramente un nuovo treno? Le foto che ho trovato sembrano appartenere a qualche carrozza per medie distanze risistemate.
punto n.2: perchè non multare seriamente i vandali o investire in qualche telecamera per la sicurezza?

P.S:
In effetti, forse nemmeno le telecamere sevirebbero a molto. Anzi potrebbero sparire anch'esse nel nulla in poche ore.
Ecco alcune notizie trovate:

http://www.atnews.it/2011/12/24/leggi-notizia/argomenti/cronaca-3/articolo/fs-piemonte-vandalizzato-il-nuovo-treno-milano-torino.html

http://it.notizie.yahoo.com/fs-tagliati-30-sedili-prima-classe-nuovo-treno-160300634.html

mercoledì 21 dicembre 2011

Un Natale con pochi trenini

Come consuetudine all'arrivo del Natale i bambini attendono con ansia i regali desiderati.Chissà se quest'anno tra le miglaia e migliaia di lettere ricevute da Babbo Natale compare ancora qualche richiesta ferroviaria: parrebbe che siano proprio poche visto che nel fantasmagorico 2011 i giochi interattivi la fanno da padrone.

Nell'immaginario collettivo il trenino dei bimbi era qualcosa di magico: un cerchio o un'otto con un locomotore abbozzato in scala e un paio di carri che giravano per ore senza sosta. Un giocattolo desiderato, lontano dai modelli super dettagliati per adulti.

Il trenino era magia perchè oltre al giocattolo era la fantasia a farla da padrone: poco importava se non vi erano gallerie.Bastava infatti una scatola aperta ed adattata per immaginarsi trafori del S.Gottardo o stazioni con venti binari.

Il trenino è in fondo un simbolo, recentemente anche Crozza ne ha parlato con nostalgia ed ironia amara. E' un mondo il nostro, che è profondamente cambiato negli ultimi anni portando il giocattolo per eccellenza del Natale ad essere un ricordo nemmeno tanto comprensibile per nuove piccole generazioni che ambiscono ad altre forme di divertimento.
Forse quest'ultimi al posto del vero trenino preferirebbero un simulatore...e non per forza ferroviario.

lunedì 12 dicembre 2011

Un pezzo di pizza...e un treno notturno. Riflessioni semiserie.

Provate ad immaginare che la pizza un giorno sparisca: sarebbe un incubo, una tragedia collettiva. Ne sarebbero disperati gli italiani che l'hanno creata ma anche i tedeschi e gli americani che l'hanno adottata senza considerare tutti gli altri luoghi dove quest'invenzione è tanto amata.

A questo punto il paragone sembrerebbe non reggere,almeno in campo ferroviario; eppure eliminare (in parte o in tutto) i treni della notte a mio avviso è un po' come se agli italiani un domani togliessero questa ghiottoneria gastronomica.

Niente pezzi di pizza al trancio, magari squallidi ma utili per sfamare con pochi bocconi, ovvero niente cuccette scomode ma valide durante i lunghi viaggi tra il nord e il sud dello stivale o peggio ancora niente calzone farcito di pizzeria, per coloro che invece viaggiavano su comode carrozze letto. Si rischia di eliminare un pezzo di storia del paese, di togliere quasi una tradizione tipicamente italiana. E' vero,i treni della notte esistono in tutto il mondo ma in Italia assumono significati del tutto particolari: di natura storica, economica e turistica.

Siamo ad una svolta epocale ma pare che non tutti, nonostante servizi televisivi e qualche filmato nostalgico, si siano resi conto del vuoto che potrebbero lasciare le tante carrozze cuccette e carrozze letto in meno.
Forse la scomparsa della pizza farebbe più scalpore (fredda,incartata o fragrante e succulenta poco importa) rispetto a vagoni che andranno in pensione e insieme alle centinaia di persone disperate che perdono un prezioso posto di lavoro.

Su quei treni sono partiti tanti italiani disperati con valigie di cartone o più recentemente con bagagli intellettuali in cerca di lavoro, verso il nord Italia o verso l'estero e hanno portato ovunque gioie e dolori del nostro Paese oltre a cultura e tradizione..naturalmente insieme all'immancabile e magica pizza.

mercoledì 7 dicembre 2011

Quando le ex ferrovie diventano piste ciclabili

Quando rappresenta l'unica soluzione al decadimento e alla malinconia ferroviaria i ferroamatori sono forse i primi a festeggiare.

Eppure una ferrovia chiusa e ritrasformata anche nelle nobili piste ciclabili non è e non sarà mai più rotaia. Il ricordo storico sarà quindi legato alle gallerie,ai ponti e alle ex infrastrutture ferroviarie della linea dismessa non più al treno.

Pare un paradosso: il treno, mezzo ecologico, sostituito da un altro mezzo ecologico. (Naturalmente se il treno è elettrico) Varebbe quindi la pena di considerare se le piste ciclabili possano essere effettivamente l'unica via d'uscita, o quella più comoda dal punto di vista della viabilità sostenibile.

Ormai gli esempi di tale trasformazioni sono evidenti in molti casi e negli ultimi anni si sono moltiplicati in numero crescente.

Questi "recuperi" appaiono quindi parziali agli occhi dei sostenitori del mezzo su rotaia in quanto nulla può sostituire la capillarità e la praticità del mezzo ferroviario: l'eco-turismo si può fare anche in treno.

giovedì 1 dicembre 2011

La desolazione passa dai magazzini merci...con qualche eccezione

Se le stazioni sono i biglietti da visita dei paesi, dei magazzini merci ormai non v'è quasi traccia. In molti, in parte con valide ragioni, potrebbero rispondere che il trasporto merci passa per buona parte tramite la strada.

Eppure se proviamo a pensare alla capillarità del trasporto merci su ferrovia,ci rendiamo conto che qui le merci arrivavano e partivano spesso a poche centinaia di metri dai centri storici.

Un tramite che si è interrotto e che spesso è stato dilapidato: spazio allora a foto desolanti sul web o a qualche tentativo di recupero da parte di qualche comune o associazione.

In alcuni casi negli ex magazzini ferroviari vi sono nuove boccate d'ossigeno contro malinconiche immagini ferroviarie: con creatività e gusto.

Ecco alcuni esempi con l'augurio che si moltiplichino in futuro:

http://www.gheroarte.com/chi-siamo/
http://www.mecschlanders.com/italienisch/der_club/Das_Clubhaus.htm

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Oleggio, Novara, Italy
Appassionato di treni sin da piccolo mi sono laureato in Lingue e Letterature Straniere presso l'Università degli Studi di Milano nel 2002 con una tesi dal titolo "Alla scoperta dell'America in treno. Anthony Trollope e R.L.Stevenson. Ho dedicato al treno e in particolare alla passione ferroviaria anche la prova finale della mia seconda laurea in Scienze della Comunicazione conseguita nel 2006 presso l'Università degli Studi di Bergamo, oltre ad un libro pubblicato sempre nel 2006, dal titolo "Il silenzio è d'oro.Treno fuori,treno dentro".Ho collaborato inoltre con la rivista Amicotreno con articoli di letteratura di viaggio e sociologia. Nella vita sono insegnante di lingue e amo questo mestiere. Hi,I am an Italian teacher and I am very fond of trains and railway culture. I have got two degrees in foreign languages and science of communication.
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Il respiro della locomotiva - Train breathing

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Novara, maggio 2003 (may 2003)

tra Foggia e Benevento - Between Foggia and Benevento

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sul pendolino

tra Foggia e Benevento (2) - Between Foggia and Benevento

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Rotaie a Bogliasco - Rails in Bogliasco (near Genoa)

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vernazza 2008

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II cane ferroviere

tra Livorno e Grosseto - between Leghorn and Grosseto

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scorcio di liguria - ligurian foreshortening

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