giovedì 29 marzo 2012

Treno sostitutivo: che bel paradosso!

Per un appassionato di ferrovia ma non solo, un bus sostitutivo è fonte di disagio.Senza nulla togliere ai bus, mezzi che personalmente apprezzo perchè danno la possibilità a tutti di spostarsi, un treno in meno su una linea ferroviaria è comunque una sconfitta. Negli ultimi anni su molte linee si è preferito indirizzare i passeggeri verso piazzali antistanti la stazione piuttosto che farli attendere sui marciapiedi dei binari.La desolazione delle stazioni, nota a molti, si acuisce quando a mancare è lo stesso mezzo di trasporto ferroviario. In molti casi il bus sostitutivo rappresenta l'anticamera del decadimento definitivo di una linea ferroviaria la quale pare acquistare valore turistico quando al posto delle rotaie compaiono le piste ciclabili. Non vorrei dilungarmi oltre, considerando che giustamente ciascuno di voi si sarà fatto un'idea più o meno amara a proposito dei bus sostitutivi. Qualsiasi discorso infatti potrebbe cadere in discorsi politici: non è questo lo scopo di questo blog. L'unico desiderio è infatti che per un paradosso ferroviario per una volta sia il treno a sostituire un bus, magari apparendo all'improvviso dopo il fischio rabbioso di una locomotiva sbuffante e orgogliosa di appartenere al fantastico mondo della rotaia.

mercoledì 28 marzo 2012

Testimonianze ferroviarie da Conegliano...

Sono sempre di più i siti e i blog che testimoniano il passato e spesso danno un chiaro confronto con quello che è rimasto ( o non rimasto) nel presente.

Il valore della testimonianza web talvolta è fondamentale, sopratutto quando si porta alla luce la nostalgia o il desiderio di una ferrovia migliore.

Non si tratta solo di trenomania o trenofilia,o di una passione fine a se stessa ma qualcosa di più profondo perchè crea la base per una coscenza ferroviaria.

Infatti, oltre a fornire dati meglio conosciuti dagli esperti del settore viene fornito un raffronto chiaro a tutti con immagini e testimonianze.

Vi segnalo in merito alcune testimonianze ferroviarie dettagliate e preziose da Conegliano a Ponte nelle Alpi scritte da Alessandro de Nardi: bellissime.

http://tbelluno.altervista.org/Conegliano_ponte.htm

mercoledì 21 marzo 2012

Quei treni lontani e colorati

Ricordo con nostalgia i lunghi treni espressi straordinari delle mie estati,dei treni diretti e dei merci dai mille vagoni, quando la mia ferrovia era viva: quando i colori dei convogli rappresentavano la tipologia e la varietà delle mie giornate ferroviarie.

Non solo il grigio ardesia ma anche l'arancione delle Ale 940 e poi le meno potenti ma esteticamente valide ale 803 con il loro rosso e quel color crema inconfondibile. E ancora le carrozze verdi svizzere dei diretti internazionali verso la Liguria, i treni della notte e le carrozze letto rosse del Riviera Express , le brutte E626 e le mostruose E428.

Di quella ferrovia ricordo il suono dei treni ma anche il ritmico passare dei treni. Il mio orologio personale era legato alla "littorina" delle cinque, al diretto delle sei, al Tui Ferien Express del giovedì sera.

Un tempo con una cadenza ben definita perchè viva e armonica. Di quei giorni lontani ricordo anche le attese al passaggio a livello perchè il mio tempo spensierato di bimbo era lontano da wii e I-pod vedevo il treno come un enorme gioco. Un'infanzia passata oltre che a pensare al pallone a giocare con i treni: quelli veri, in scala 1/1

mercoledì 14 marzo 2012

I trenofili? Sognatori

Parrebbe che gli appassionati di rotaie abbiano tra loro dei tratti in comune come se fossero uniti davvero da un filo invisibile.
Personalmente ho avuto la fortuna di conoscere diversi amanti del treno e tutti, indipendentemente dalla loro inclinazione ferroviaria, hanno un tratto in comune: sono dei veri sognatori.

Talvolta questo sentimento deriva dai ricordi passati di esperienze personali dirette (ferrovieri) o indirette (figli di ferrovieri) quindi il treno riporta alla mente affetti familiari ben precisi.

In altri casi la sola aria ferroviaria, ovvero la presenza di stazioni o scali ferroviari suscita il desiderio di viaggio, quindi di abbandono momentaneo o definitivo dal luogo in cui si vive. Il treno è il mezzo del viaggio collettivo per eccellenza, dove chi parte può dimenticare a casa anche la patente di guida e pensare ad altro.

Il viaggio ferroviario è inoltre un viaggio sia dell'animo che dell'esperienza in quanto i sentimenti personali possono essere assai mutevoli e complessi: si va dall'incontro con altre persone che sono in viaggio, all'analisi degli elementi del territorio attraversato.

Il treno in fondo è la stessa essenza del sogno in quanto si desidera sempre una ferrovia (e una vita) migliore.Naturalmente ogni appassionato desidera una "sua" linea immaginaria, con caratteristiche peculiari per luogo, contesto storico, materiale ferroviario.

La speranza per la rinascita del treno è inoltre un simbolo sempre attuale, perchè sebbene riporti alla mente il desiderio di scoperta e progresso che era tipico nell'800, oggi si ha la sensazione che senza ferrovia il movimento dell'uomo non conosca il senso stesso della vita.Tuttavia non è detto che l'idea di progresso sia uguale per tutti: vi è anche chi desidera una ferrovia a bassa velocità ma capillare e funzionante.

Su queste linee, esistenti o immaginarie, gli appassionati non dimenticano i passeggeri, ovvero gli uomini, che sono alla base di questo mezzo di trasporto. A percorrere l'umana esistenza in fondo siamo in tanti, qualche volta su convogli uguali, in altri casi diretti verso stazioni diverse: ciascuno con il proprio carico di dubbi e sogni.

mercoledì 7 marzo 2012

Ago e contrago: un blog bellissimo

Quando lo scopo è quello di divulgare la ferrovia ai "ragazzi" di tutte le età si rimane davvero sorpresi.

E se poi si passa alla spiegazione della terminologia del settore raccontata con semplicità e chiarezza l'obiettivo diventa nobile.

Quindi spazio alle tracce degli orari e ai cuori degli scambi che con una spiegazione da manuale possono diventare di facile comprensione per tutti. Cliccate sul titolo o copiate l'indirizzo. Provare per credere.

http://agocontrago.wordpress.com/

Dal Galaxy Express 999 all' Odissey Express 2012

Vi ricordate il cartone animato Galaxy Express 999? Per me da piccolo era l'idea più bella di ferrovia. Un treno che collegava i pianeti: fantastico.

Nel mio ideale quella doveva essere la ferrovia del futuro e lo stesso nome Express richiamava nella mia mente la tanto famigerata categoria di treni oggi presa di mira e spezzettata in mille modi.

La parola espresso richiama anche una categoria di francobolli che avevano una sopratassa per far giungere più celermente la posta.Ricordate l'espresso con il piede e la ruota alata? Un pezzo d'Italia che va dal 1946 al 1992 e che riconosceva alla parola espresso una certa importanza.

Ritornando in campo ferroviario non si finirà mai di dire che la disgregazione dei treni notturni è un errore banale.Se vi è una giustificazione in tutto questo lo si deve solo al passare del tempo e alla percezione di una dimensione di tempo diversa.

Ora immaginate il treno espresso del futuro: ad alta velocità, silenzioso e che collega le città italiane da Nord a Sud e viceversa. Potrebbe essere una buona idea per un cartone animato.


lunedì 5 marzo 2012

Valsugana: ferrovia verso il rilancio

Pare che il treno interessi ancora, almeno nella Valsugana.
L'Amministrazione provinciale trentina ha intenzione di arrivare al raddoppio degli spostamenti ferroviari della linea Bassano-Trento entro il 2013:inoltre è allo studio il raddoppio e l'elettrificazione della stessa linea: attualmente questa tratta è passata sotto la gestione di Trentino Trasporti.
Il progetto porterebbe ad una valida alternativa agli spostamenti versi Monaco di Baviera; un rilancio importante che porterebbe a chiari benefici sia sul fronte del trasporto interno che su quello quello internazionale.

Fonte:http://www.comunevalstagna.it/news/1328-ferrovia-da-trento-50-milioni.html

giovedì 1 marzo 2012

Un Treno a Vela ha portato Lucio nel Paradiso degli Artisti.

Mi piacerebbe pensare che proprio un Treno a Vela abbia portato Lucio nel paradiso degli Artisti.

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Oleggio, Novara, Italy
Appassionato di treni sin da piccolo mi sono laureato in Lingue e Letterature Straniere presso l'Università degli Studi di Milano nel 2002 con una tesi dal titolo "Alla scoperta dell'America in treno. Anthony Trollope e R.L.Stevenson. Ho dedicato al treno e in particolare alla passione ferroviaria anche la prova finale della mia seconda laurea in Scienze della Comunicazione conseguita nel 2006 presso l'Università degli Studi di Bergamo, oltre ad un libro pubblicato sempre nel 2006, dal titolo "Il silenzio è d'oro.Treno fuori,treno dentro".Ho collaborato inoltre con la rivista Amicotreno con articoli di letteratura di viaggio e sociologia. Nella vita sono insegnante di lingue e amo questo mestiere. Hi,I am an Italian teacher and I am very fond of trains and railway culture. I have got two degrees in foreign languages and science of communication.
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Il respiro della locomotiva - Train breathing

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Novara, maggio 2003 (may 2003)

tra Foggia e Benevento - Between Foggia and Benevento

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sul pendolino

tra Foggia e Benevento (2) - Between Foggia and Benevento

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sempre sul pendolino

Rotaie a Bogliasco - Rails in Bogliasco (near Genoa)

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Il senso del tempo

vernazza 2008

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non è un plastico

Lampo sarà sempre con noi

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II cane ferroviere

tra Livorno e Grosseto - between Leghorn and Grosseto

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pensieri a bordo

scorcio di liguria - ligurian foreshortening

scorcio di liguria - ligurian foreshortening
verso la spezia - on the way to la spezia